Sono una persona che ha imparato presto sulla sua pelle le parole dolore e sofferenza ma questo non mi ha mai impedito di cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno pure da esperienze completamente negative. Magari è per questo che ho preferito circondarmi di poche persone delle quali fidarmi ma che avessero i miei ideali, perché l’amicizia è troppo inflazionata e non è poi così semplice far entrare qualcuno nel proprio privato. Così quando 8 anni fa mi è stato proposto di far parte della Real Arese, ho creduto di andare semplicemente a giocare il sabato mattina con dei ragazzi. Ed invece mi sbagliavo, perché Real Arese sono due piccole parole per un contenitore molto più grande di una banale squadra di Calcio e questo l’ho capito fin dal mio primo anno.

I miei sforzi come le mie ore “sottratte” a lavoro, famiglia non sono finalizzate solo agli 80’ di gioco ma bensì sono quei momenti che ho deciso di dedicare e trascorrere con i miei amici. Perché questi sono i miei Migliori Amici … quelli con cui andare a bere una birra, quelli della risata durante gli allenamenti, quelli con cui puoi discutere sul campo ma ti abbracci fuori, quelli che se ti succede qualcosa si mobilitano tutti pur di restarti vicino, quelli che vengono con te all’estero per scrivere insieme altri momenti da raccontare. Ecco la vera natura della Real Arese e se per molti può essere una semplice squadra amatoriale per me è una fetta del mio cuore che va protetta e salvaguardata perché ha arricchito il mio presente facendomi trovare gli amici di una VITA!