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REAL ARESE OFC
Storia
Era il 1983 quando un gruppo di amici di Arese: Auro Soragna, Ennio Banfi, Achille Maggioni, i fratelli Bicciato (Fabio e Billy), Paolo Balducchi e Stefano Ferrari, decisero di creare una squadra di calcio. La ricerca immediata di uno sponsor trovò nella ALFA LUM il primo "benefattore" e ne presero il nome. Si iscrissero al campionato aziendale del C.S.I Lombardia- sez. di Milano. Iniziò cosi la stagione calcistica 83/84. La categoria era quella materasso ossia la serie "C", che alcuni anni dopo scomparve. Il campo da gioco era quello polveroso dell'Oratorio Don Bosco. Quell' anno vinsero subito il campionato. La serie "B" sembrava, a parere, la più idonea. In quella categoria rimasero sino al 90/91. Ma già nel 1987 lo sponsor lasciò spazio ad una nuova dirigenza ed il marchio impresso sulle magliette divenne la CGM ARESE. Il terreno casalingo, anche questo in terra battuta, divenne quello del C.C.S.A. l'acquisto dei primi rinforzi permetterà dopo dure battaglie sul campo di gara di conquistare la serie "A", era l'anno 1992. Lino De Angeli, Ermanno Milani, Nicola Gentile, Andrea Giudici ed Enrico Losi erano i protagonisti di quel tempo.
Gli sponsor come d'incanto non saranno più protagonisti delle gesta degli atleti di allora. Nasce così l'ARESE CALCIO. Questo nugolo di amici costretto ad auto finanziarsi pur di poter continuare nella loro passione: IL CALCIO. La serie "C" scomparve ed i campionati successivi videro l'ARESE CALCIO salire e poi retrocedere tra la "A" e la "B". Passarono 2 lustri ed alcuni calciatori fecero spazio ad altri atleti come Emanuele Polito, Fabio Manenti, Stefano Lucchini (il Danà), Davide Pizzighini e Fabio Cattaneo (detto "Ciuffo"). L'acquisto più discusso in quegli anni fu Josafatt Bernocchi proveniente dall' "odiatissima" Hurgada. Si era creata con questa compagine quasi una stracittadina. Nel 2001/2002 non ci furono numerosi innesti, arrivò solo Giovanni "Gianni" Congi. Balducchi allenatore e tutto fare dell'Arese Calcio si trovò ad affrontare una serie di infortuni e ad una pesante squalifica inflitta al suo gladiatore della difesa Ermanno "Erminetor" Milani, con 8 giornate di sospensione. La squadra era penultima in classifica. La difesa venne completamente reinventata e proprio all'ultima di campionato ottennero la salvezza. La stagione 2002/2003 iniziò sotto una brutta stella. Molti vecchi appesero le scarpe al chiodo e altri furono vittima di lunghi infortuni. La stagione si concluse con la retrocessione e lo scioglimento della società. Nell'estate del 2004, ha inizio la storia recente di questo quasi trentennale club, Fabio Cattaneo prese l'iniziativa di contattare tutte quelle persone che erano state tesserate con il CSI. L'idea era quella di rifondare la società e di metter in campo una squadra esclusivamente di amici. Quindi Ermanno Milani, Enrico Losi, Emanuele Polito, Josafatt Bernocchi, Fabio Manenti, Fabio Cattaneo, Stefano Lucchini e Gianni Congi ed altri risposero immediatamente ed affermativamente a quella telefonata. Ed a questi giocatori altri se ne aggiunsero come ad esempio l'italo-belga Jean Philippe Bonanno. Ottimo centrocampista dal piede sinistro delicato. Il rettangolo di gioco su cui ripartire per continuare l'avventura era quello del limitrofo Comune di Baranzate. Pochi ciuffi d'erba facevano capolino ad una distesa di terra polverosa d'estate e paludosa d'inverno. I colori sociali (bianco-verde) furono sostituiti solo per quella stagione dal giallo-blu. La squadra venne iscritta per la stagione 2004/2005 al Campionato CSI serie B girone A con il nome di CCSA Arese calcio aziendale B. La stagione successiva 05/06 fu quella magica. Molti furono gli innesti come Cristiano Mancini, Nicola Basco, Alessandro Tagnani, Fabio Taglianetti, Gaetano Ricciardi e Damiano Piciaccia. Dopo anni di auto gestione c'era la presenza di un allenatore Giuseppe "PIPPO" Cardaci. Inoltre la squadra tornò a giocare tra le mura di casa, prendendo in affitto il campo dell'ARESE Calcio la famosa "fossa", un campo piccolo che costeggiava il rumoroso e caloroso Mercato Aresino. In effetti le cose andarono per il verso giusto; la squadra trascinata dalle reti di Cattaneo e Lucchini arrivò seconda e venne promossa alla categoria superiore la "A". Visto che le premesse erano delle migliori Bernocchi (Presidente), Cattaneo(vice-presidente), Manenti (componente CdiA), Ricciardi (componente CdiA) e Congi (componente CdiA ed economo) crearono lo statuto e l'atto costitutivo per fondare definitivamente davanti ad un notaio il REAL ARESE OLD FOOTBALL CLUB. Nel 2006/07 lo sponsor, la "HELP INVESTIGATION", si fidelizzò. Ad allenare la squadra venne chiamato Stefano Pizzi. La squadra retrocesse ma fu ripescata per meriti sportivi. Nel 2007/2008 il trainer fu Dario Scisciolo e la stagione si concluse con un posizionamento nel centro della classifica. L'assetto societario cambiò con la nomina a presidente di Congi Giovanni subentrato al dimissionario Bernocchi Josafatt. Analogamente Mancini Cristiano, come membro del CdiA, subentrò all'uscente Ricciardi Gaetano. Ed è proprio Bernocchi che assunse la carica di allenatore portando un nuovo modulo di gioco ed un nuovo entusiasmo all'interno dello spogliatoio. Per il 2008/2009 l'obiettivo era quella di salire in Eccellenza, vennero fatti alcuni innesti importanti tra i quali Daniele Pusterla e Giovanni Giassi. In effetti, in termini di risultati, fu considerata la stagione migliore dall' '83 dove la promozione svanì proprio all'ultima giornata di campionato. Alla fine fu quarto posto in campionato, play off per la wild card per salire in Eccellenza e quarti di finale nella Coppa CSI (battuti solamente dalla seconda in classifica del campionato di Eccellenza). C'era quindi la voglia di cavalcare ancora questa bella onda. Anche il 2009/2010 aveva come obiettivo quello di salire di categoria. Venne chiamato ad allenare Antonino Taglianetti considerato più esperto. Se i risultati lasciavano prevedere il meglio la mala sorte si accanì contro la squadra. Dopo tre partite si infortunò gravemente il perno centrale della difesa, il capitano storico (dal 2004), Giovanni Congi, che dal lontano 2001 faceva coppia fissa con l'inossidabile Emanuele Polito. Il duo non collezionava mai più di due ammonizioni a testa in tutta la stagione, tornei estivi compresi. Il mister fu costretto a reinventare la difesa. Le vittorie continuarono fino a quando, nel novembre dello stesso anno, la prima sconfitta causò uno strappo tale da vedere il mister Taglianetti rassegnare le proprie dimissioni. La situazione non era delle migliori, infortuni e Presidente ammalato (Bernocchi lo sostituì ad interim) costrinsero la dirigenza ad andare ai ripari. Mancini Cristiano si offrì di traghettare la squadra sino alla fine dell'anno. Una serie di vittorie consecutive, portarono la compagine al primo posto in classifica. L'euforia era tanta. Ma come succede spesso l'interruttore si spense e una sconfitta dopo l'altra fecero precipitare la squadra in un baratro. Però va ricordata una partita epica, forse la più rocambolesca della storia di questa società: quella con la Cattolica Assicurazioni. Mancini squalificato fu sostituito in panchina dal presidente Congi. La squadra a 10' minuti dalla fine perdeva 3-0 si decise di tentare il tutto per tutto e così si cambiò modulo passando ad una difesa a tre con tre punte avanzate. La carica e la grinta portarono a ribaltare il risultato. Al 31' st 3-1. Al 35' st 3-2. Un ulteriore azzardo tecnico portò a giocarsi gli ultimi minuti con 4 punte. Al 39' st avvenne il 3-3. Ormai il pareggio andava bene, ma tutta la squadra rivolgendosi all'allenatore improvvisato mostrò la voglia di vincere e così fu. Al 40' st+ 1 di rec. il sorpasso 3-4 con un eurogoal di Alessandro Tagnani, mai vittoria fu cosi sofferta. Molti giocatori s'infortunarono e nelle ultime tre partite la compagine in distinta non superò mai le 12 unità. La stagione vide la squadra terminare al 6° posto. La stagione 2010/2011 nacque con il gran colpo di mercato sulla panchina aresina, l'ex calciatore professionista Davide Fontolan (attuale commentatore di Telelombardia). Insieme a lui arrivarono una nidiata di giovani ragazzi dalle belle speranze, il focoso portiere Edo Bruni, gli esterofili Ahmed Ramy e Swidan Diego, il fratello minore di Giassi, ovvero Giassi Mario e per ultimo Di Giovanna Daniele, che avrebbero dovuto portare al cosiddetto cambio generazionale. Purtroppo non fu così, dopo un girone d'andata dominato, incominciarono a subentrare i primi malumori tra i senatori dello spogliatoio e l'allenatore blasonato, fino alla messa fuori rosa del talento nostrano Cattaneo Fabio (detto "Ciuffo"). Il gioco incominciò a latitare e la squadra incappò in una serie infinita di risultati negativi (6 sconfitte, 1 pareggio) arrivando a classificarsi al quart'ultimo posto. Sembrava l'inizio della fine, spogliatoio da ricostruire, allenatore partente, squadra sfiduciata ma proprio come la Fenice il gruppo in una cena di mezz'estate ritrovò gli stimoli perduti, ma soprattutto la vera ragione per cui a distanza di così tanti anni sono ancora lì a sudare, soffrire e ridere insieme…. perchè questa è come una Seconda Famiglia. La stagione 2011/2012 iniziò subito con un tuffo nel passato, Joe “The Gov” Bernocchi decise di tornare sulla panca e di puntare sull’estro di Ciuffo e Giassi Sr oltre che sulla freschezza dei ragazzini terribili (Swidan, Giassi Mario, Ramy più la new entry Calemi). Il mercato portò in dote un aresino doc come Adriano Ribera oltre a due nuovi portieri Sergio Parini e Andrea Benelli. La stagione però non partì benissimo nelle prime cinque giornate solo 5 punti. Bernocchi provò a dare la scossa escludendo alcuni senatori, ma a Novembre al termine di una sconfitta rocambolesca consegnò le proprie dimissioni. Il Presidente Congi decise quindi di affidare l’incarico al duo Mancini-Bosi. Nacque così la “squadra operaia” che da gennaio a maggio con ben undici risultati utili consecutivi passò dai bassi fondi della retrocessione fino ad un onorevole 6° posto. Importanti furono gli innesti di gennaio del bomber Ierardi e del fantasista Nicola Lacerenza. L’unica nota stonata fu l’addio del fuoriclasse Fabio Cattaneo detto “Ciuffo” che decise di appendere gli scarpini al chiodo.  La stagione 2012/2013 partì con la conferma di Mancini-Bosi alla guida della compagine aresina. La Società si adoperò pesantemente sul mercato per rinforzare la rosa visti gli adii di Parini, Benelli, Giassi Sr, Cattaneo, Swidan, acquistando all’estero cinque senegalesi (Ndiankou, Khadim, Karim, Babacar ed Amath), mentre dal calciomercato nostrano arrivò Capacchione come nuovo portiere e due baldi ragazzotti Cardamone e Testa. Ma la vera novità fu l’addio al centro sportivo di Arese messo sotto sequestro dalla magistratura. L’ingresso di Ribera nel CdA permise grazie anche alle conoscenze del Presidente Congi di andare al Centro Sportivo di Ospiate, in un campo però che si rivelò una vera trappola per la squadra. La partenza fu subito disastrosa tre sconfitte nelle prime tre giornate con Mancini-Bosi subito sotto accusa. La squadra risultò altalenante arrivando alla pausa invernale in piena bagarre salvezza. Ma il cambio di modulo (4-3-3) e la crescita di alcuni giocatori tra i quali Karim, Ribera, Tagnani, Luculli e Giassi Mario portarono subito la squadra ad ottenere la bellezza di 9 vittorie consecutive, RECORD nella storia aresina. Tra questi risultati si ricorda l’eclatante vittoria fuori casa per 7-0 contro l’Avis Trezzano. Questa striscia portò Congi e compagni a giocarsi l’Eccellenza, ma l’ultimo mese fu davvero massacrante, in soli 30 gg la squadra affrontò ben nove partite e per un soffio non riuscì nell’impresa arrendendosi all’ultimo e classificandosi al 6° posto, dopo per altro esser arrivata anche agli ottavi di Coppa CSI togliendosi la soddisfazione di eliminare una squadra di Eccellenza. La stagione 2013/2014 fu quella della svolta, anche se iniziò sotto il segno della sfortuna visti gli innumerevoli infortuni gravi (Piciaccia, Giassi Mario, Ribera) ma il Presidente Congi non si fece abbattere, per prima cosa riconfermò sulla panchina il duo Mancini-Bosi, poi intervenne pesantemente sul mercato, tesserando due nuovi senegalesi (Ba e Djiby) e riportando a casa due vecchie conoscenze come Swidan “Figlio del Vento” e il combattivo Giassi Sr, infine puntò su due giovani: Perrotta Jr “Luchino” ed il talento Federico Antonioli. L’inizio fu balbettante, ma dopo il derby vinto in rimonta contro la Cavalcanti incominciò la risalita e grazie ad una serie di ben otto risultati utili consecutivi si arrivò al Panettone di Natale da primi in classifica. Il mercato invernale però gelò gli animi, Djiby detto “La Perla Nera” nonché capocannoniere della squadra, partì per la Francia e Joe “The Gov” Bernocchi decise di ritirarsi. Al loro posto arrivò un modenese per caso, Esposito. La squadra ne risentì di questi scossoni e perse fiducia, ma i goals di Luculli ed il carattere del gruppo storico unito alla verve di alcuni giovani riportò Tagnani (neo Capitano) e compagni a credere nell’impresa “promozione”. E così si arrivò allo scontro diretto della penultima giornata, che si giocò tra le mura amiche del nuovo stadio di Novate M.se. La partita contro la Galatotinays fu perfetta e con un secco 2-0 (reti di Luculli e Ribera) arrivò il sorpasso ed il sabato successivo, 10 Maggio 2014, il cielo si tinse di verde perché finalmente la REAL ARESE OFC con una vittoria perentoria per 4-1 contro l’AVIS, realizzò il sogno di una vita…l’ECCELLENZA!!! I successi di quel gruppo vennero perfino esaltati dalla stampa locale e la nuova giunta Comunale insediatasi ad Arese, riaprì le porte del vecchio Centro Sportivo CCSA intitolato a “Davide Ancilotto” chiedendo al Presidente Congi di ritornare a casa.
La stagione 2014/2015 contrassegnò l’esordio della Real Arese nell’ Eccellenza, il calciomercato portò in dote molti giovani tra i quali il forte centrocampista Daniele Badiali, Gabriele Antonioli (fratello di Federico) detto “Scintilla”, Federico Ferrari ed un nuovo senegalese, Papa. L’inizio fu faticoso infatti nelle prime quattro partite arrivarono ben 3 sconfitte, ma ci piace ricordare il primo goal storico di quel campionato di Simone Netti. La squadra riuscì comunque a chiudere la stagione con un buon sesto posto, grazie ad un discreto girone di ritorno che vide sugli scudi il nuovo portiere Luca Vanossi arrivato nel mercato di riparazione. La stagione successiva partì subito con il botto, infatti dopo anni di corteggiamento arrivò dal mercato il bomber Gaetano Causerano, purtroppo però quello che sul campo si rivelò essere un acquisto azzeccato (26 goals), si dimostrò umanamente un voltagabbana vendendosi alla vigilia della storica Finale di Coppa Csi ai rivali della Longobarda Bareggio che poi ebbero la meglio in una partita molto tesa ed infuocata. Il campionato si concluse con un quinto posto che lasciò parecchio amaro in bocca, vista l’importanza della rosa anche grazie agli acquisti estivi del duo di Novate Gabrieli e Vinci e quelli invernali dell’eclettico Mosca e il dirompente Melazzi. La stagione 2016/2017 iniziò con la notizia bomba dell’addio del duo Mancini-Bosi alla guida della squadra dopo 4 anni e mezzo in cui erano riusciti ad ottenere i risultati più importanti della storia della Real Arese. Al loro posto il Presidente Congi chiamò l’ex calciatore nonché allenatore aresino Stefano Pizzi, a cui vennero acquistati una nidiata di ragazzini, dall’esterno Di Stefano, al centrocampista Lori, dal difensore Spagnoli al secondo portiere El Sisi, dall’attaccante dinoccolato Bollani, al centravanti Del Negro. L’eliminazione ai gironi dalla Coppa Csi per opera di una squadra di serie B fece presagire scenari funesti, ed invece il Mister fu molto bravo nel gestire il gruppo e nel rigenerare alcuni giocatori come Ferrari e Capacchione che diventarono pedini fondamentali della squadra. Purtroppo però la scalata fu interrotta da una serie di tre pareggi consecutivi e dal tonfo casalingo contro LTP che sancì la fine del sogno tricolore. Alla fine però Tagnani e compagni riuscirono ad ottenere un importante quarto posto che ad oggi è il migliore risultato ottenuto nei campionati Csi.
In quegli anni di rifondazione (dal 2005 al 2007) vanno ricordate due finali, di cui una vinta ed una persa ai rigori, al prestigioso “Torneo della Rondinella”, la vittoria nel 2014 del “Torneo S.Apollinare”, la semifinale del 2016 persa contro la Vecchia Desio al “Torneo Primaverile” e i quarti di finale persi nel 2017 alla “Lanterna Cup” di Genova . Ma la squadra ben figurò pure all'estero partecipando a nove trofei internazionali oltre ad un prestigioso torneo nazionale. A Mons nel 2008 2ndi classificati nella "Di Nanno Cup", a Madrid nel 2009 vincendo "El Memorial Lambrusco", a Stoccolma nel 2010 vincitori della "Skandinaviska Cup", a Barcellona nel 2011 2ndi classificati nella "Copa Basca Fenicia", a Cattolica nel 2012 eliminazione ai gironi della “Summer Cup Cattolica”, ad Amsterdam nel 2013 2ndi classificati nella “Amsterdam Skunk Cup”, ad Umag nel 2014 2ndi classificati alla “Croatia Cup”, a Nizza nel 2015 eliminati agli ottavi di finale della “Nice Cup”, a Berlino nel 2016 3erzi classificati al “Beer Trophy” ed infine a Novigrad nel 2017 3erzi classificati alla “Milanistra Cup” . Ed ora ci prepariamo ad affrontare un'altra stagione, quella 2017/2018, piena di punti interrogativi, ma con la voglia di stare insieme e di divertirci. Con due sole certezze che siamo un anno più vecchi ma che l'amicizia è e sarà sempre il perno del nostro essere sportivi:
IN AMICITIA NOSTRA VIS